A fronte di questi previsioni, la rete ciclabile veronese resta tra le più frastagliate e discontinua tra le grandi città italiane. Anche sotto il punto di vista dell’estensione della rete, negli ultimi anni Verona continua scendere nelle classifiche della sostenibilità urbana: con i nostri 89 km di piste siamo attualmente al 32° posto tra i capoluoghi di provincia per densità di piste in rapporto alla superficie urbana.
Abbiamo quartieri completamente isolati dal punto di vista della ciclabilità come Avesa, Quinzano e Cadidavid.
Borgo Milano attende il collegamento con la stazione ferroviaria di porta Nuova lungo il canale Camuzzoni attraverso via San Marco. San Massimo attende il collegamento con Corso Milano lungo il canale Conagro. Santa Lucia il collegamento ciclabile tra via Sommacampagna e Stradone Santa Lucia. Borgo Roma il collegamento col parco di San Giacomo da via Imola lungo via Polveriera Vecchia. Nei quartieri Est restano da completare tratti di ciclabile da via Da Legnago a Mizzole e si attende un collegamento sicuro tra via Carducci e via Betteloni.
Queste sono le priorità dei quartieri, su questo chiediamo la possibilità di un confronto dopo che in sede di discussione del programma di mandato il Sindaco ha fatto respingere un emendamento impegnativo in tal senso.