Il traffico automobilistico è già tornato ai livelli pre-emergenza sanitaria mentre il Piano per una Mobilità di Emergenza, che avevamo sollecitato all’amministrazione comunale, stenta a decollare.

Giusto richiamare il senso di responsabilità dei cittadini per evitare gli spostamenti non necessari, ma molti capitoli dell’annunciato Piano restano pagine bianche da scrivere o da riscrivere: all’ampliamento delle Zone Trenta ai quartieri limitrofi al centro storico, (provvedimento per il quale come Pd ci siamo sempre battuti, e che non deve andare a discapito della Ztl) non fa seguito analoga previsione anche nel resto dei quartieri.

Il messaggio, molto semplice, da accompagnare con provvedimenti adeguati di moderazione del traffico, altrettanto semplici e relativamente poco costosi, dovrebbe essere che la mobilità all’interno dei singoli quartieri è preferibile a piedi o in bicicletta. Di qui l’esigenza di Zone trenta e nuove corsie ciclabili.

In fatto di piste ciclabili siamo da anni in attesa del completamento di ciclabili come, ad esempio, la San Zeno- Saval o la ciclabile di Corso Venezia, altra eterna incompiuta.

Ciclabilità e pedonalità dovrebbero essere la vera chiave di volta di un sistema di mobilità emergenziale, soprattutto a fronte delle fortissime limitazioni a cui è sottoposto il trasporto pubblico di linea. Ma questo non traspare da nessuna parte.

Il Piano comunale non è mai stato illustrato né tanto meno discusso e negli organi collegiali comunali ma viene anticipato a spizzichi e bocconi dall’assessore a mezzo stampa. Chiediamo un confronto diretto, anche a livello di Circoscrizione, sulla sua applicazione e sui miglioramenti che si rendono fin d’ora necessari.

Non è stata intrapresa nessun azione nemmeno rispetto alla nostra richiesta di convocare i mobility manager aziendali e quelli scolastici, malgrado il Comune abbia una responsabilità di coordinamento che gli deriva dalla legge.

Questa amministrazione rischia di deludere per l’ennesima volta: mentre altre città hanno valutato con attenzione le conseguenze negative di una esplosione del traffico motorizzato l’amministrazione Sboarina l’ha fatto troppo poco e in maniera insoddisfacente, il che rischia di riversare sui cittadini i costi di queste inefficienze, in termini di perdita di tempo, ridotta vivibilità e peggioramento della salute.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Stefano Vallani, Federico Benini, Elisa La Paglia

I consiglieri della Prima Circoscrizione
Andrea Trombini, Renzo Bellotti, Franco Cacciatori

Categorie: Piste ciclabili

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