Il primo annuncio sulla pista ciclabile che dovrebbe collegare il Saval a San Zeno risale nientemeno che al 12 dicembre 2017, quando, ancora freschi di elezione e traboccanti di buona volontà, l’assessore Zanotto e il Sindaco Sboarina dichiaravano alla città: “Vogliamo aumentare la rete delle poste ciclabili”.

Acora più baldanzosi due mesi dopo, nel febbraio 2018, quando, sempre con riferimento alla Saval-San Zeno, rivelavano: “Lavori ultimati entro l’anno”. Forse accortisi che i lavori non erano nemmeno iniziati, l’anno successivo, il 4 gennaio 2019, i nostri eroi aggiustavano un po’ il tiro senza rinunciare al trionfalismo: “Sarà l’anno delle ciclabili”.

Dall’ultimo annuncio sono passati altri 13 mesi senza che la città vedesse nemmeno l’ombra di una nuova ciclabile. Oggi, per stessa ammissione dell’assessore Zanotto, appena audito in Commissione Bilancio, apprendiamo che i lavori della Saval-San Zeno, se tutto andrà per il verso giusto, non partiranno prima di settembre 2020. La gara, infatti, è stata da poco bandita e le ditte che intendono prendervi parte hanno tempo fino a fine marzo per presentare le proprie offerte.

Soltanto 3 anni di ritardo per avviare un progetto ereditato e per di più finanziato al 50% dallo Stato…

Non va meglio purtroppo per il completamento del tratto veronese della Pista del Sole da Boscomantico fino alla alla Stazione ferroviaria di Porta Nuova (anche questo progetto ereditato e finanziato al 50% dalla Regione Veneto): entro alcuni mesi dovrebbero cominciare i lavori di uno stralcio lungo il Camuzzoni fino alla Stazione, ma la parte a monte del progetto, la più complicata in quanto deve passare nei pressi di Villa Pullé, è ancora in alto mare dal punto di vista delle soluzioni progettuali.

Altro che nuove piste ciclabili: questa amministrazione non è nemmeno in grado di condurre in porto i progetti che aveva trovato nel cassetto, per di più finanziati in parte.

Va detto, soprattutto per la Saval -San Zeno che non si tratta nemmeno di interventi risolutivi.

Diciamo dunque basta con questo continuo rimandare ad eventi futuri (ora Zanotto annuncia nuove ciclabili nel Pums che verrà presentato a primavera): la città ha necessità di soluzioni viabilistiche e di mobilità subito, non tra altri 2 anni. Si mettano subito in cantiere percorsi ciclabili, nuove corsie preferenziali per i bus, pedonalizzazioni in centro e in periferia e una riqualificazione generale dell’arredo urbano quasi ovunque ridotto in stato pietoso.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Piste ciclabili

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