E’ passato quasi un anno e mezzo da quando l’amministrazione, nella persona dell’assessore Zanotto, ha lanciato “la scommessa” della mobilità sostenibile, ma finora di risultati se ne sono visti pochini: i lavori per la nuova ciclabile Saval-San Zeno e quelli per il completamento del percorso ciclabile Boscomantico – Stazione Porta Nuova, continuano ad accusare difficoltà burocratiche e non partiranno nemmeno quest’anno.
Da qualche tempo, poi, non si sente più parlare nemmeno dell’estensione del bike sharing che, secondo Clear Channel, il gestore del servizio, e lo stesso assessore Zanotto, avrebbe dovuto partire entro la fine del 2018.
Con una interrogazione consiliare chiedo quindi conto del finanziamento statale di 800 mila euro che avrebbe dovuto portare alla città 19 nuove ciclostazioni e 150 nuove biciclette a pedala assistita. Chiederò inoltre dati concreti sull’andamento del servizio che, secondo alcune informazioni, sembrerebbe soffrire eccessivamente delle mancate scelte in tema di viabilità e mobilità. In perenne attesa del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) la nostra città resta poco bike-frindly. Torno inoltre a sottolineare che tutte le iniziative attualmente in cantiere vengono in tutto o in parte finanziate da Stato o dalla Regione, e sono eredità delle precedenti amministrazioni. Chiedo pertanto quale sia il contributo innovativo ed originale che l’attuale amministrazione intenda dare allo sviluppo della mobilità ciclistica a Verona.

Federico Benini, consigliere comunale capogruppo Pd

Categorie: Piste ciclabili

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