Lascia sempre più allibiti la gestione degli sportelli polifunzionali periferici da parte dell’assessore Bianchini. Ieri sera in Consiglio comunale, rispondendo ad una mia domanda di attualità, Bianchini ha annunciato infatti marcia indietro affermando che gli sportelli (attualmente chiusi a tempo indeterminato) riapriranno quando “ci sarà disponibilità di personale”.
Non che questo cambi molto, visto che l’assessore non ha specificato come e quando ciò potrebbe accadere, né tanto meno quali servizi saranno ripristinati e dove. Si tratta comunque di una secca virata rispetto alla digitalizzazione forzata che l’assessore sembrava voler imporre a migliaia di anziani veronesi che con le nuove tecnologie non hanno e (oltre una certa età) non possono acquisire alcuna dimestichezza.
Ad ispirare la svolta potrebbe essere stato il flop dell’iniziativa dei certificati anagrafici in edicola. Stando ai dati forniti dallo stesso Bianchini, alla chiamata del Comune (tardivamente scopiazzata dall’esperienza della città di Milano durante il lockdown del 2020) hanno risposto soltanto due edicole in tutta la città.
Nel frattempo la stessa maggioranza dell’assessore in Terza Circoscrizione ha bocciato la mozione del Pd che riprendeva la petizione sottoscritta da oltre 600 residenti per l’apertura di un nuovo sportello anagrafico a San Massimo, dove ci sono già a disposizione gli spazi necesA causa dei pasticci di questa amministrazione l’unico sportello dove ci si possa recare di persona è quello di via Adigetto con tempi di ricevimento ed evasione delle pratiche ancora troppo lunghi. Ciò si traduce in disagi e lunghe trafile per famigliari e caregiver di anziani che non riescono ad usare i mezzi informatici.
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona
Sergio Carollo, capogruppo Pd Terza Circoscrizione
Riccardo Olivieri, segretario Terzo Circolo Pd Verona