L’inconsistenza della proposta di progetto di finanza per la realizzazione del nuovo stadio, sostenuta a spada tratta dal Sindaco Federico Sboarina, si evidenzia anche dall’ultimo dato emerso in merito ai debiti che le due società del Chievo e dell’Hellas Verona hanno accumulato nei confronti del Comune di Verona per l’utilizzo del Bentegodi.
Al 22 marzo 2021 risulta infatti che per la società del Chievo Verona è già in corso un’azione di pignoramento per la somma di circa 3 milioni di euro di canoni non saldati, mentre l’Hellas ha un pregresso di 2,76 milioni di euro per un totale di 5,76 milioni di euro.
Richiamiamo il Sindaco al principio di realtà: sarebbero queste, con tutto il rispetto, le società su cui punta il Piano economico finanziario presentato dai proponenti del nuovo stadio? Davvero Chievo ed Hellas riuscirebbero a sborsare canoni milionari per contribuire a ripianare gli investimenti dei finanziatori che anticiperebbero i soldi per la ricostruzione ex novo del nuovo stadio? Rinunciando (sempre stando al Pef) alle poltrone Vip, agli introiti extra dello stadio e ad altre attuali fonti di entrata?
La realtà è che non esiste nulla di quanto ventilato finora: non ci sono gli investitori, non ci sono i soldi, le previsioni di entrate da bar, ristoranti ed hotel che verrebbero realizzati nell’ambito del nuovo stadio erano largamente sovrastimate già prima del Covid e sono del tutto inaffidabili oggi in epoca Covid.
Chiediamo di togliere questa spada di Damocle dalla testa del quartiere Stadio, che con la realizzazione di una simile struttura verrebbe rivoluzionato e soffocato dal traffico, ritirando un project financing che appare scritto sulla sabbia.
Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani