Non hanno fatto in tempo a raffreddarsi gli scranni della Sala Gozzi, al centro di una agitata seduta notturna del Consiglio comunale in cui la maggioranza si è espressa per spostare il capolinea del filobus allo Stadio per salvare i 20 alberi a rischio (mozione Grassi), che Amt nella stessa mattinata ha diffuso nel quartiere un volantino che conferma l’imminente taglio dei cedri e dei pini marittimi spacciandolo per una decisione condivisa con il Comune. Quando si dice che la mano destra non sa cosa fa la sinistra… ecco come inizia il volantino: “ Verona 05.07,2019. Come già comunicato le piante in via Fra’ Giocondo che saranno tagliate nei prossimi giorni, a lavori conclusi saranno ripristinate con specie autoctone”. L’azienda, che nessuno deve aver informato della retromarcia dell’amministrazione, rompe la barriera del grottesco aggiungendo che “Questa previsione di taglio è stata ampliamente concordata con il Comune e fa parte di un piano di rimozione delle alberature lungo il percorso della filovia che è stato inserito nel progetto esecutivo”. Delle due l’una: o la volontà dei consiglieri di maggioranza conta meno di quella del presidente Amt Barini, oppure Comune e Amt non si parlano affatto. In ogni caso si tratta di una colossale presa in giro ai danni dei cittadini che proprio ieri hanno manifestato in un centinaio per scongiurare il taglio degli alberi visto come un inutile sacrificio all’interno di un quartiere già povero di verde. Questo teatrino condanna i cittadini a patire tutti i disagi conseguenti all’impreparazione e al dilettantismo con cui sono stati avviati i cantieri del filobus. Ora l’unico dubbio che abbiamo è quali uffici comunali andranno ad arredare i pini e i cedri tagliati una volta che diventeranno

Federico Benini, capogruppo Pd consiglio comunale


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