Adottando la tattica del bastone e della carota, sulla questione del nuovo stadio il Sindaco continua a tergiversare su un dettaglio non secondario: dove verranno realizzate le opere “compensative” previste dalla legge sugli stadi necessarie anche a garantire la sostenibilità del project financing? Con i 450 mila euro all’anno che le società calcistiche attualmente pagano al Comune per affittare la struttura ci si può fare ben poco. Anche girandoli per intero all’aspirante costruttore occorrerebbero secoli solo per ripagare il costo dell’intervento. Non basteranno nemmeno le concessioni di spazi commerciali interni al nuovo stadio, più piccolo. Vista la situazione di assoluto congestionamento urbanistico del quartiere, chiediamo al Sindaco se ai cittadini dello Stadio è in grado di promettere che non sarà intaccata l’area della Spianà e il relativo progetto di grande parco urbano. Chiediamo inoltre cosa intende fare per evitare il collasso della viabilità in una situazione già così compromessa. Forse il Sindaco non si rende conto che il quartiere Stadio ha una propria esistenza indipendente dalle partite dell’Hellas e che non ha alcun bisogno che vi si portino nuovi attrattori di traffico.
Pertanto, prima di impegnare la città nell’ennesimo estenuante mega project financing Sboarina valuti i reali bisogni del quartiere che chiede verde pubblico e non nuovi stadi; valuti inoltre la ristrutturazione dello stadio esistente con i soldi che già incassa dalle società e che con il project financing non riceverebbe più.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Il gruppo consiliare Pd della Terza Circoscrizione

Categorie: Stadio

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