Sulla riqualificazione della Stazione Ferroviaria di Porta Nuova il Comune di Verona per troppo tempo si è cullato nell’illusione che gli investimenti di Ferrovie e Rfi potessero provvedere a tutto. Al di là delle doverose opere di riqualificazione di Amt, Palazzo Berbieri non ha investito impegno, tempo e denaro sufficienti a cogliere questa grande occasione di rilancio. Oggi paghiamo queste mancanze anche dal punto di vista della persistenza del degrado e della condizione di insicurezza.
I marciapiedi tutto attorno a piazzale XXV Aprile rimangono infatti al limite della praticabilità, il manto stradale della viabilità circostante, specie dell’area a Nord dello scalo, è tutto da rifare. Non sono stati realizzati i collegamenti ciclabili e questo può contribuire anche a spiegare il mancato utilizzo del cicloparcheggio a pagamento, che sarà pure di competenza della società controllata da Rfi ma serve i cittadini veronesi, mica altri… 
In generale si parla molto di Stazione Lato Sud ma poco o niente del suo lato Nord che pure collega lo scalo ferroviario con i quartieri più popolosi della città (Stadio, Borgo Milano). L’hotel Lux è quasi completato ma si attende ancora la ciclabile in via Dal Cero, mentre quella sul Camuzzoni che dovrebbe congiungere la Stazione con Via San Marco è in alto mare dal punto di vista progettuale.
Questo difetto di visione sta rendendo la riqualificazione del piazzale un’occasione mancata, restando l’area circostante un pessimo biglietto da visita per i turisti.
Basti vedere che cosa continua ad accadere con la prostituzione in zona Palladio, in special modo sopra il cavalcavia dove si consumano i rapporti ed è una discarica di preservativi.
Per questo invitiamo l’amministrazione a recuperare il tempo perduto e ad accelerare le opere di propria competenza che con relativamente poca spesa possono dare la svolta cercata in questa parte di città.
Categorie: Stadio

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