I rapporti degli ultimi due assessori all’Edilizia Sportiva dell’amministrazione Sboarina, Rando e Bassi, con l’opera prediletta dal Sindaco, il nuovo stadio, sono sempre stati all’insegna del gelo siderale.

In cinque anni né Rando né Bassi hanno mai speso una sola parola a favore del progetto che invece il capo della giunta porta in palmo di mano. Forse l’unico punto di incontro tra i due, che sul resto hanno litigato a lungo e su tutto, fino alle dimissioni di Bassi, sulle quali Sboarina non ha mai fatto chiarezza e su cui noi restiamo in attesa di sapere le vere motivazioni.

Siamo dunque curiosi di capire che cosa farà sul tema il nuovo assessore Spagnol: se continuerà a fingere che il progetto non esista, proprio come i predecessori, oppure se darà delle risposte ai residenti del quartiere Stadio, che lo vivono come una minaccia in quanto porterà nuovo traffico h24 a causa del centro commerciale che il nuovo stadio si porta in pancia.

Vorremmo anche sapere che cosa pensa Spagnol della sostenibilità del piano economico-finanziario presentato dai proponenti, l’imprenditore messicano Octavio Esparza Portillo e l’ex giocatore gialloblù Thomas Berthold, che zoppicava già in era pre Covid ma che ora sembra scritto sulla sabbia nonché lontano anni luce dai principi di sostenibilità che dovrebbero ispirare le opere di rilancio post Covid.

Riccardo Olivieri, consigliere Pd Terza Circoscrizione
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona
Sergio Carollo, capogruppo Pd Terza Circoscrizione

Categorie: Stadio

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