La deviazione imposta ai pedoni dal cantiere per la realizzazione della ciclabile Saval – San Zeno di via Faliero lascia completamente abbandonati a stessi, senza alcuna indicazione o una segnalazione. Con un lato del marciapiede sbarrato dalle transenne e l’obbligo di cambiare lato della strada è facilissimo per un normodotato orientarsi, ma la trascuratezza può risultare fatale per un portatore di disabilità, come nel caso di Giovanni e del suo cane guida che in questo video ci illustra i pericoli a cui viene esposto.

Le normative ci sono, dice Giovanni, solo che a quanto pare non vengono fatte applicare. La deviazione e il cambio lato dovrebbero essere segnalati e il percorso alternativo allestito in maniera tale da essere transitabile da carrozzine e cani guida. Invece il fondo è ammalorato e lo spazio di risulta tra i new jersey e le proprietà confinanti risulta di larghezza inadeguata. Gli stessi new jersey vengono riconosciuti dai cani guida (che come spiega Giovanni sono “perimetrali” e privilegiano il perimetro di sinistra) come degli ostacoli e non come un perimetro.

Insomma, non ci siamo proprio, Giovanni ha scritto al Comune ma finora nessuno risulta essere uscito a controllare. Il coinvolgimento dei disabili nell’opera di abbattimento delle barriere architettoniche è pari a zero, come del resto i risultati di questa politica.

Abbiamo preso ad esempio questo cantiere, la cui storia è già abbastanza travagliata al punto che ad oggi non si hanno notizie delle modifiche necessarie al progetto esecutivo per salvare gli alberi di via Emo poco più avanti, ma tali considerazioni restano valide per tutti gli altri cantieri della città, dove forse non sono presenti disabili oppure, se presenti, tacciono. Giovanni ha rotto il silenzio e confidiamo che il Comune intervenga, qui come altrove.

Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=o7SvoZyUaFM

Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona

Categorie: SavalUncategorized

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