Un’altra storia di ordinario degrado nelle case pubbliche veronesi, questa volta dell’Ater: una decina di appartamenti da tempo chiusi, lasciati in condizioni igienico sanitarie precarie, tengono in scacco interi condomini ai civici 27,29 e 2B di via Maddelena e al civico 56 di via Emo.
Dalle finestre rotte hanno infatti facile accesso i piccioni che eleggono domicilio in queste unità. Non solo disseminano di guano i locali, ma spesso vi muoiono dentro, creando così le condizioni per la formazione di ogni tipo di invertebrato e di insetto.
Come documentiamo nel filmato, i condomini raccontano scene raccapriccianti riguardanti gli interventi delle imprese di disinfestazione, impossibilitate a venire a capo del problema se prima l’azienda non ripristina la funzionalità dei locali.
Si cerca di arginare la fuoriuscita di blatte e scarafaggi sigillando le porte di ingresso delle unità infestate, ma gli odori nauseabondi che escono dagli appartamenti abbandonati rendono irrespirabile l’aria in tutto il condominio.
E questo sarebbe il modello di amministrazione veronese e veneto? Cari amministratori smettetela di fare propaganda e occupatevi per una volta dei problemi delle persone. La Lega, in particolare, governa ente, Comune, Provincia e Regione. E’ questo che intendeva quando in campagna elettorale prometteva “prima gli italiani”? Questi sono cittadini italiani e non godono di particolari privilegi. Gli affitti delle case pubbliche sono bassi ma le spese condominiali altissime, fino a 2 mila euro all’anno, riscaldamento compreso (ma non sempre funzionante) il che rende i costi degli alloggi “popolari” non dissimili dai prezzi nel libero mercato, con la differenza che nel libero mercato una situazione del genere non sarebbe ammissibile.

Federico Benini, capogruppo comunale Pd


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