E così quello che fino ad un mese fa veniva ritenuto “irrealizzabile” da Sindaco e assessore all’Urbanistica in quanto “incompatibile con la normativa regionale sul commercio” all’improvviso è diventato possibile o quanto meno meritevole di approfondimento. A quanto pare, dunque, la “pietra tombale” del Sindaco era rotonda e ora comincia a rotolare…
Abbiamo pertanto fatto bene a puntare i piedi sul comportamento superficiale dell’amministrazione che lo scorso 5 giugno aveva provato a liquidare con una conferenza stampa frettolosa l’investimento milionario proposto da Ikea. E’ infatti bastato sedersi al tavolo di trattativa, come noi avevamo chiesto fin dall’inizio, per dimezzare l’estensione del centro commerciale annesso al mobilificio da 80 mila a 40 mila metri quadri. E pensare che qualcuno ci aveva persino dato dei bugiardi. Ora ci attenderemmo delle scuse.
Dal nostro punto di vista l’interesse pubblico dell’operazione rimane sempre l’infrastrutturazione della Marangona e l’investimento sullo sviluppo della logistica veronese. Attendiamo le carte e le commissioni per valutare in concreto quale sarebbe l’impatto viabilistico E’ indubbio, tuttavia, che la proposta di un’arena coperta come opera compensativa apra uno scenario interessante rispetto alla Terza Circoscrizione che da anni tiene occupate risorse preziose sul progetto sostanzialmente inutile di un nuovo palazzetto dello sport a San Massimo. Con la nuova arena il palazzetto diverrebbe ridondante e consentirebbe di liberare risorse (2 milioni di euro) per la realizzazione del Parco della Spianà, la rotonda in viale Manzoni e la messa in sicurezza di una serie di scuole.
I consiglieri comunali Pd
Federico Benini ed Elisa La Paglia