Se davvero l’amministrazione vuole imprimere una svolta verde e sostenibile all’urbanistica della città non ha che da applicare e aggiornare gli strumenti di legge, a partire dal Pat, del quale è scaduto il primo decennio di validità 2007-2017, passando per il Pums, annunciato e appaltato ma di cui poi non si è saputo più nulla.
In assenza di un quadro programmatorio certo e di una condivisione che passi attraverso gli organismi preposti, in primis la commissione urbanistica comunale che non deve meramente ratificare le scelte fatte in altre sedi, ma deve essere un organismo di partecipazione e di proposte di tutte le formazioni politiche consiliari, il pericolo concreto è che la Variante 29 si trasformi in un grande palcoscenico per il protagonismo di qualcuno. 
Una mappatura dei luoghi in disuso della città c’è già, è stata effettuata dall’associazione Agile con competenze specifiche elevate. Stupisce poi che Segala non promuova esplicitamente la norma regionale sull’uso temporaneo degli edifici in disuso, promossa proprio dagli ordini professionali.
Ciò che è richiesto e che finora è mancato sono soprattutto scelte coraggiose su mobilità e territorio che solo una amministrazione compatta e con le idee chiare è in grado di sostenere, altrimenti dal “mosaico” di partenza rischia di uscirne il vestito di Arlecchino. 
Il Sindaco si approccia al tema del verde e della sostenibilità dopo aver bocciato in sede di bilancio, di varianti e di linee programmatiche, tutte le proposte di cambiamento da noi avanzate che richiedessero un minimo di impegno alla sua amministrazione: dall’approvazione dei piani ambientali dei parchi esistenti, alla costituzione di nuovi parchi, come ad esempio alla Spianà. Dalla richiesta di contributi pubblici per la riqualificazione degli edifici pubblici e privati nelle periferie alla risoluzione dei punti neri della viabilità cittadina. Non si riflette positivamente sul curriculum dell’amministrazione nemmeno il modo con cui è stata gestita la crisi delle piscine pubbliche come il Lido o private come il Couver. Comunque prendiamo in parola l’affermazione del Sindaco per cui la sostenibilità non ha colore politico, constateremo la sua disponibilità a (ri)ascoltare le nostre proposte e quelle di comitati e associazioni che da anni lavorano sui problemi della città e valuteremo senza pregiudizi quelle che porteranno l’amministrazione e i consiglieri di maggioranza.

Il gruppo consiliare comunale Pd
Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Urbanistica

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