La Variante 29 presentata dall’assessore Segala e dal Sindaco Sboarina ha ben poco a che fare con gli annunci di due anni fa, quando l’amministrazione parlava di una variante “verde” che avrebbe dovuto andare a braccetto con un seria politica di riduzione di consumo del suolo, sono andati perduti. Nella presentazione di ieri non c’è più alcun cenno al sistema del verde di Verona, alla necessità di attuare il Parco dell’Adige, di tutelare il sistema delle Risorgive di Ca’ di David, di collegare parchi e giardini cittadini, di costituire barriere ecologiche verdi a protezione dello smog delle autostrade nei quartieri di Verona Sud. Si tratta dell’ennesima variante tipicamente urbanistica ed edilizia, priva di politiche territoriali.
Ecco, per essere chiari, quanto annunciava Segala due anni fa, precisamente il 5 luglio 2018:
1) Ripensare la fruizione delle mura magistrali e della cintura dei Forti secondo moderni concetti di parchi e ricercando partenariati pubblici o privati. Tema trattato in modo disorganico.
2) Valorizzazione del sistema ecologico attraverso la creazione di corridoi naturali negli ambiti delle Mura magistrali, del fiume Adige nord e sud, delle coline veronesi e dell’ambito equestre. Scomparso.
3) Interventi nelle zone più carenti di luoghi e servizi urbani, per una migliore qualità di vita dei cittadini. Non c’è cenno ad un ascolto delle circoscrizioni.
4) Infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile che rendano la città attiva e sostenibile. Tematica, questa, che rimane chiusa nei cassetti del disperso Pums e allo stesso Peba per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che esclude i quartieri.
Nessuna di questa promessa è stata mantenuta e, considerato che questa sarà probabilmente l’ultima variante che la giunta Sboarina riuscirà a realizzare, siamo di fronte ad una vera e propria presa in giro dei cittadini. Chiediamo di rimettere in discussione l’intero impianto della Variante 29 in quanto ampiamente insufficiente e non all’altezza dei bisogni della città.
Michele Bresaola, capogruppo Pd Quinta Circoscrizione
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, consiglieri comunali Pd Verona