La poche Circoscrizioni che sono riuscite ad esprimere il parere sulla Variante 29 dopo il taglio del termine dal 26 luglio al 12 luglio hanno bocciato la proposta ritenendola inadeguata alla riqualificazione dei quartieri.
In Quarta e in Terza Circoscrizione, dove la Variante è stato appunto respinta, è stato fatto notare, tra le altre cose, che nella foga di spianare la strada a nuove edificazioni Segala e Sboarina si sono dimenticati di assicurare verde fruibile, percorsi ciclabili funzionali e che hanno classificato interi quartieri come “degradati”. Una superficialità e una semplificazione inaccettabili frutto della smania di risultati dell’amministrazione decisa ad approvare il documento entro la fine di luglio. Ma è solo propaganda perché l’iter di approvazione richiederà ancora mesi e i primi cantieri li vedremo soltanto nel corso del 2022 se tutto andrà bene.
La solita forzatura è proseguita oggi in Commissione consiliare dove la maggioranza ha licenziato la proposta di delibera senza lasciare spazio alla discussione e al confronto. L’esame che si apre oggi in Consiglio comunale sancirà dunque l’ennesimo fallimento dell’amministrazione Sboarina che sull’urbanistica aveva promesso una svolta rispetto ai metodi dirigisti di Tosi in stretta cooperazione con i quartieri e dei cittadini. Invece ha impiegato tre anni solo per portare a compimento la Variante 23 della precedente amministrazione Tosi mentre sull’unica Variante scritta di proprio pugno ha mortificato e negato il ruolo delle Circoscrizioni e dei consiglieri comunali.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Stefano Vallani, Elisa La Paglia