Fondazione Arena risulta aver incassato i soldi del Fus e messo in cassa integrazione i lavoratori senza alcun confronto preventivo con i sindacati, scaricando, dunque, ancora una volta, il costo della crisi sui lavoratori e sulla collettività.
Questi i contenuti dell’interrogazione che il capogruppo Pd Federico Benini ha depositato oggi chiedendo all’amministrazione comunale eventuali conferme e conseguenti spiegazioni.
“In data 11 Marzo – ricostruisce Benini – malgrado avesse già annullato le attività del Filarmonico, la dirigenza di Fondazione Arena risulta aver dato ampie rassicurazioni ai dipendenti circa la disponibilità dei fondi necessari al pagamento integrale degli stipendi. Senonché, soltanto 20 giorni dopo, precisamente il 31 marzo, la Fondazione ha ufficializzato il ricorso alla cassa integrazione a zero ore e in modalità retroattiva, dal 24 marzo al 13 aprile. Risultano essere rimaste inevase tutte le richieste sindacali (agli atti abbiamo quella formalizzata dalla Fials) che chiedevano una precisa rendicontazione sul presunto stato di emergenza economica, dichiarato forse troppo frettolosamente. I sindacati chiedevano inoltre che, prima di tagliare gli stipendi, fossero esperite tutte le vie alternative a tutela del salario dei lavoratori (consumo delle ferie, lavoro agile ecc.)”.
“Le Fondazioni lirico sinfoniche non rientrano tra gli enti pubblici per i quali è stato disposto il lavoro agile – precisa Benini – ma nulla vietava di ricorrere a questo strumento (che avrebbe consentito di tutelare meglio la salute e il salario dei lavoratori) come del resto hanno fatto altri teatri come Cagliari, Genova, Firenze, Trieste, Bologna, Bari”.
“Non da ultimo, va osservato che mentre l’approntamento dell’anfiteatro Arena risulta sospeso, al contrario risultano ancora in essere i contratti e gli stipendi dei consulenti esterni addetti all’allestimento il cui costo supera abbondantemente il milione di euro, ed è tutto a carico di Fondazione.
“L’allestimento è utilizzato anche per eventi extra lirica tramite la Srl di Fondazione, il cui affitto è incassato dal Comune di Verona che non rimborsa come previsto dalle leggi a Fondazione il costo dell’approntamento del monumento”.
“Chiedo Al Sindaco, come Presidente di Fondazione Arena, come intende fronteggiare l’emergenza per i dipendenti della Fondazione Arena per quanto riguarda occupazione e salari e se intende sostenere con i soldi del Comune di Verona il costo complessivo per l’approntamento dell’anfiteatro” conclude Benini.