Nel luglio di quattro anni fa si riuniva per la prima volta il consiglio comunale della nuova amministrazione Sboarina uscita vincitrice dalle elezioni comunali dello stesso anno. E’ possibile dunque tracciare un primo solido bilancio dell’attività dei consiglieri comunali e dei gruppi consiliari che in questi 1.461 giorni di attività politica hanno dato vita ad un totale di 1.795 iniziative amministrative tra mozioni, ordini del giorno, interrogazioni, interpellanze.

I gruppi di gran lunga più attivi sono quelli di minoranza (Pd, Bertucco, tosiani e 5 Stelle) con 1.127 iniziative consiliari, seguiti dai gruppi di maggioranza con 561 iniziative e il gruppo misto con 107. Uno stacco per nulla scontato, visto che i consiglieri di maggioranza, potendo contare sul favore della giunta, dovrebbe essere più incentivati a produrre (e farsi accogliere) proposte per la città.

Con 520 iniziative consiliari il gruppo del Partito Democratico risulta di gran lunga il più attivo in termini assoluti. Con l’8% dei consiglieri (3 su 36) il Pd ha presentato il 30% delle proposte di tutta l’Aula. In termine procapiti, invece, il consigliere più attivo risulta Michele Bertucco con 359 iniziative consiliari, seguito dai consiglieri Pd che in media hanno presentato 173 proposte a testa e dal Gruppo Misto con 107.

E la maggioranza? A parte la Lega, che presenta un bilancio di 343 proposte come gruppo, pari ad una media di 49 proposte per consigliere, la situazione tra i consiglieri del Sindaco è imbarazzante. Il Gruppo di Battiti, che è il più numeroso con 10 consiglieri, conta appena 153 proposte, pari a 15 proposte per consigliere in media. Sei consiglieri di Battiti su 10 hanno presentato meno di 10 proposte nell’arco dei quattro anni, vale a dire una media di poco più di 2 proposte all’anno. Nel gruppo di Fratelli d’Italia, composto da 6 consiglieri, solo un consigliere ha presentato più di 10 proposte in 4 anni (precisamente 12).

Solo 5 consiglieri su 36 hanno svolto più di 100 iniziative consiliari. Tra questi l’unico appartenente alla maggioranza è Gennari, che però le aveva presentate per la maggior parte quando era nei 5 Stelle dunque in minoranza.

Questi dati, accessibili a tutti e verificabili da tutti sulle pagine del Comune di Verona, mostrano come il Pd, primo tra i gruppi di minoranza, abbia lavorato costantemente, con capacità propositiva e senza interruzioni fin dall’inizio del mandato amministrativo. Dall’altra parte lo scarso dinamismo ed entusiasmo dimostrato invece dei gruppi di maggioranza confermano che quello di Sboarina non è mai stato un progetto civico, ma un accordo di potere che ai consiglieri richiedeva un unico sforzo: schiacciare il bottone.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Inchieste

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