A fronte dei considerevoli aumenti delle bollette di luce e gas, almeno fino ad aprile prossimo AGSM non chiuda i contatori e consenta la rateizzazione delle bollette alle famiglie veronesi in difficoltà con i pagamenti.
Entro la fine di dicembre verranno comunicati gli aggiornamenti per le tariffe di luce e gas, in vigore per il periodo gennaio-marzo 2022, con aumenti stimati tra il 20 e il 25% rispetto ai tre mesi precedenti per l’energia elettrica e tra il 35 e il 40% per il gas naturale. Si tratta di circa 800 euro in più a famiglia (136 euro in più a famiglia per la luce, 679 per il gas – stima NOMISMA). Questi rincari si aggiungono a quelli già avvenuti da luglio scorso.

L’emergenza prezzi materie prime è evidentissima: il petrolio ha quasi raddoppiato il suo prezzo da inizio anno mentre il gas naturale ha registrato un balzo del 400% in un anno.

Il Governo Draghi è già intervenuto:

  • a fine luglio ha stanziato 1,2 miliardi di euro per finanziare la riduzione della componente Asos (la voce che in bolletta è destinata soprattutto a finanziare lo sviluppo delle rinnovabili, a riduzione, quindi, degli oneri di sistema) per il terzo trimestre 2021
  • a fine settembre con altri 3,5 miliardi di euro che hanno consentito, da un lato, di attenuare l’effetto degli aumenti di luce e gas per 29 milioni di famiglie e oltre 6 milioni di utenze elettriche “non domestiche”, e, dall’altro, di neutralizzare l’impatto dei rincari per i titolari dei bonus sociali.
    Infine, con la Legge di Bilancio 2022 ha stanziato altri 3,8 miliardi di euro per calmierare i prezzi energetici per i mesi invernali.

In tutto, negli ultimi sei mesi, ben 8,5 miliardi per aiutare famiglie e imprese a pagare le bollette sempre più salate di luce e gas.
Non è finita, perché il Governo sta studiando un altro intervento da 3 miliardi di euro da approvare con un decreto legge ad inizio del prossimo anno.
Uno sforzo notevole, almeno per superare il periodo invernale.

Di fronte a questi prezzi è più che concreto il rischio che una famiglia veronese possa o sia costretta a scegliere tra rinunciare al riscaldamento o vedersi chiudere il contatore (dopo il 70esimo giorno dalla scadenza dell’ultima bolletta non pagata).

Senza danneggiare alcuno, AGSM può contribuire a dare una mano: alle famiglie che non sono in grado di pagare il doppio della bolletta che normalmente pagano, non chiuda il contatore e consenta il pagamento rateizzato della stessa.
Se si ritiene si può scegliere anche una soglia ISEE, sotto la quale si può godere di questa agevolazione temporanea (18/20.000 euro?).

Fin dallo scorso settembre il gruppo consiliare comunale Pd ha chiesto all’amministrazione Sboarina di poter discutere le contromisure da adottare contro il caro bollette in apposite commissioni consiliari. Abbiamo chiesto di prevedere un bonus energia per le famiglie più povere da individuare in collaborazione con i servizi sociali del Comune e con le associazioni di ispirazione laica e religiosa che operano sul territorio.

L’amministrazione però non ha fatto nulla di tutto questo e ormai il tempo è scaduto: occorre sollecitare con urgenza ad Agsm-Aim interventi a sostegno delle fasce deboli e delle imprese affinché i rincari non incidano ulteriormente sulle diseguaglianze sociali e sulla ripresa economica in corso anche sul nostro territorio.

Vincenzo D’Arienzo, Senatore Pd

Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona

Categorie: Inchieste

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