Ancora cori nazisti, questa volta nelle vie della città in occasione dei festeggiamenti per la promozione dell’Hellas Verona in serie A. Il video, rilanciato dal quotidiano La Repubblica, ha già fatto il giro d’Italia rinforzando l’immagine negativa di Verona patria di estremisti e fondamentalisti.
Verona non è questo ed è dovere del Sindaco affermarlo senza avviare l’ennesima pretestuosa polemica contro i giornalisti che si limitano a riportare i fatti, ma prendendo le distanze e le necessarie contromisure nei confronti di queste persone che umiliano il senso stesso di cittadinanza.
Non siamo più in presenza del “caso singolo messo in moto a tarda notte probabilmente da qualche bicchiere di troppo” come Sboarina aveva definito il precedente episodio accaduto alla festa dell’Hellas allo stadio Bentegodi. Sono episodi ripetuti nel tempo, provocazioni che fanno strada ad un pensiero totalitario e razzista che la nostra città non può accettare.
Sboarina esca dall’ambiguità e dagli ammiccamenti e li denunci.
Il Sindaco chiarisca inoltre il profilo del suo segretario particolare che, stando a fonti del medesimo stesso quotidiano nazionale, che non risultano essere state smentite, sarebbe destinatario di due daspo da stadio. I daspo sono misure finalizzate ad impedire aggressioni violente nei luoghi degli avvenimenti sportivi. Qual è la classe dirigente che la città coltiva?

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Il Segretario cittadino Pd
Luigi Ugoli

Categorie: Inchieste

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