Con il rinnovo delle polemiche sul 25 Aprile in un contesto per di più difficilissimo, il Sindaco Sboarina ed esponenti della sua maggioranza toccano un nuovo punto basso. Crediamo non sia più possibile sopportare continui attacchi ai valori fondanti della nostra Repubblica e per questo abbiamo esposto al Prefetto (in allegato) le nostre contrarietà sui comportamenti di questi amministratori chiedendogli di valutare l’opportunità di un suo intervento.

Le critiche di Sboarina contro la possibilità concessa all’Anpi di presenziare alla cerimonia della Liberazione non sono mosse, infatti, da motivazioni di carattere sanitario, bensì da pura e semplice acrimonia e animosità politico-ideologica nei confronti di una ricorrenza che a lui e alla sua compagine politica non riesce proprio di accettare.

Si mettano, comunque, il cuore in pace: la Liberazione è una festa nazionale introdotta dai padri costituenti, e loro come amministratori locali sono tenuti a rispettarla e a farla celebrare nelle forme previste dalle norme.

Facciamo presente, inoltre, che da marzo la situazione sanitaria è migliorata, hanno riaperto i mercati rionali e anche gli orti comunali. Lo stesso Sboarina, a rimorchio del governatore uscente Zaia (che proprio oggi ha riaperto i cimiteri) insiste ogni giorno sulla necessità di avviare la Fase 2 dell’emergenza. Si può quindi andare ad estirpare le erbacce ma non si può deporre una corona di fiori ai caduti per la Patria?

Per una volta Sboarina sia intellettualmente onesto: come avrebbe qualificato chi avesse polemizzato quando, con una decina di altre autorità e in pieno picco dell’emergenza, si schierò davanti all’Ospedale di Borgo Trento per portare il ringraziamento della città ai sanitari veronesi?

Il Segretario Provinciale e il Segretario cittadino Pd Verona
Maurizio Facincani e Luigi Ugoli

Il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Allegato: lettera al Prefetto

 

Oggetto: celebrazioni 25 Aprile

 

 

Il 25 aprile, anniversario della Liberazione, è una festa nazionale civile istituita con Legge 260 del 27 maggio 1949. La Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 15 Ottobre 2001 fornisce istruzioni affinché essa venga celebrata “nella capitale ed in tutte le città capoluogo di provincia” esponendo la bandiera (italiana ed europea) su tutti gli edifici pubblici e “attivando, ove possibile, l’illuminazione di gala”.

 

Mai come quest’anno la celebrazione di questa festa, resa tragica dall’emergenza sanitaria ancora in corso, invoca il messaggio di Speranza e Ricostruzione insito nella Liberazione. La terribile pandemia da Covid 19 non ci lascia soltanto una terribile lapide di decine di migliaia di morti, ma ci consegna anche  una pesantissima eredità sul piano socio-economico che presumibilmente ci accompagnerà ancora per lungo tempo.

 

Lascia dunque sbigottiti vedere abbattersi sulle celebrazioni di questa festività interventi  sguaiati da parte di alcuni rappresentanti delle istituzioni locali che dovrebbero invece rappresentare e interpretare l’unità della città sui valori fondanti della Repubblica. Interventi volti a gettare discredito sulla ricorrenza, a marcare distinguo sui suoi “reali” significati, a strumentalizzare le morti e ad esacerbare gli animi. E’ duro accettare che dopo 75 anni dal 25 aprile 1945 il livello del confronto sia caduto tanto in basso.  

 

Come ci ha giustamente chiesto il Presidente della repubblica Sergio Mattarella, noi italiani dovremmo affrontare questa nuova terribile sfida con lo stesso spirito di unità (pur nelle differenze e nel confronto) che caratterizzò il periodo del dopoguerra, dopo il quale l’Italia si risollevò dalle macerie per diventare una grande potenza politica ed economica nonché pilastro della costituenda Unione Europea.

 

Voglia dunque accogliere queste nostre riflessioni e valutare l’opportunità di dare alla città un segnale o un richiamo di unità sui valori fondanti della Repubblica di cui il 25 aprile, assieme al 2 giugno (anniversario della fondazione della Repubblica) e il 4 Novembre (festa dell’Unità nazionale) sono i pilastri fondativi.

 

 

Maurizio Facincani, Segretario Provinciale del Partito Democratico di Verona

Luigi Ugoli, Segretario cittadino del Partito Democratico di Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, Consiglieri comunali di Verona

 

 

 

 

Categorie: Inchieste

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