E’ triste che eventi drammatici come l’alluvione di Verona e figure storiche come quella di Jan Palach vengano strumentalizzate per veicolare ideologie e messaggi antidemocratici di stampo nazista e fascista che non avrebbero diritto di cittadinanza nella nostra città medaglia d’oro della Resistenza e nella nostra Repubblica antifascista.
Palach è stato espressione dei movimenti studenteschi e giovanili degli anni 60 che coltivavano ideali di libertà, cambiamento e democrazia di segno opposto rispetto agli ideali dei gruppi nazi-venetisti e suprematisti nostrani.
Sull’alluvione, il presidente di Nomos Michele Marai, nuova associazione della galassia dell’estrema destra veronese, si è spinto perfino a dichiarare che “le persone che hanno subito dei danni dall’alluvione possono contattare direttamente noi per ottenere dei finanziamenti”.
Sta di fatto che le uniche “donazioni” finora note, sono quelle entrate nelle casse di Nomos. Serit non è infatti l’unica tra le aziende comunali ad aver supportato le iniziative dei neofascisti, c’è anche Agsm che lo scorso 20 dicembre, in occasione della presentazione del libro “Eroi” della Grande Guerra in Biblioteca civica, ha donato 500 euro a Nomos, organizzatrice dell’evento. La stessa associazione che ora propone anche il concerto nazirock.
Rispondendo ad una richiesta di accesso agli atti del consigliere Benini, la direttrice generale Agsm Daniela Ambrosi, nominata da Michele Croce, spiega tale scelta recitando la quarta di copertina del libro presentato: “Il volume, nato e sviluppato in occasione del centenario della vittoria (sic!) della Grande Guerra, contiene 22 storie di eroi della Prima Guerra Mondiale, un’antologia di ventidue racconti con protagonisti altrettanti eroi italiani”.


La presentazione ha ricevuto anche il patrocinio del Comune, pertanto la sala Farinati è stata messa a disposizione gratuitamente.
Che cosa abbia a che fare tutto questo con luce e gas non è dato sapere.
L’unica cosa chiara è che dietro al lancio di Nomos c’è ancora lo zampino di Michele Croce che da quando si è insediato alla presidenza di Agsm si diverte a spendere i soldi delle bollette dei veronesi per finanziare le iniziative propagandistiche dei gruppi di estrema destra veronesi. Ricordiamo, tra gli altri, i finanziamenti per la riproduzione della bandiera contarina ai tradizionalisti cattolici. Del resto Croce aveva presentato il suo programma elettorale proprio nella sede dell’associazione Traditio che le cronache giurano traboccare di “libri fascisti”…
Le sue scelte (e quelle del gruppo Agsm di cui Serit fa parte) in tema di sponsorizzazioni, sono tuttavia in contrasto con la policy aziendale, che ammette donazioni e liberalità con la finalità di “aumentare la conoscenza dei servizi offerti da AGSM e AMIA, valorizzarne l’immagine e consolidare la reputazione del Gruppo AGSM nel suo complesso”.
E’ evidente che non c’è nulla da guadagnare nell’accostare il nome di Agsm ai gruppi nazirock, o al controverso e ombroso consigliere Andrea Bacciga o allo stesso presidente di Nomos Michele Marai che risulta essere stato coinvolti incidenti da stadio…
E’ necessario che il Sindaco prenda una posizione, facendo ritirare il sostegno delle aziende comunali a questo infamante concerto nazirock.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa la Paglia, Stefano Vallani

Il segretario cittadino Pd
Luigi Ugoli

Categorie: Inchieste

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