Domani saranno passati tre anni esatti dalle elezioni del 2017 che portarono (al secondo turno e con una quota rilevante di astensionismo) Sboarina a diventare Sindaco della città.
Visto che entriamo anche in periodo estivo, nel quale l’amministrazione comunale non ha mai brillato per dinamismo, è possibile azzardare un breve (s)bilancio di tutte le promesse mai mantenute da questo Sindaco.
Central park? Ancora in alto mare, malgrado l’avanzare dei progetto dell’Alta velocità e cui ci avevano detto che era legato a doppio filo. Di fatto, dopo tre anni, la grande promessa elettorale di Sboarina non è prevista in nessun documento ufficiale.
Filobus? nelle linee programmatiche 2017-2022 il filobus era individuato come il cuore di un “sistema di linea di trasporto pubblico locale a basso impatto”. La settimana scorsa, dopo 3 anni, il Sindaco si è accorto che il filobus non è poi così sostenibile e ora vuole cambiarlo…
Rafforzamento di Agsm? Sboarina ha preso in mano un accordo praticamente già fatto con Aim, l’ha allargato ad A2A nei modi opachi di cui abbiamo già detto ampiamente, e poi ha rotto tutto con il risultato che, probabilmente non ci sarà nessuna fusione, neé a tre né a due…
Mobilità? Alla solita domanda di “dov’è finito il Pums” aggiungiamo una citazione dal libro dei sogni che fu il programma elettorale del candidato Sindaco Sboarina: “È necessario creare un sistema di metropolitana leggera extraurbana, che preveda il collegamento diretto dell’aeroporto con la Fiera e i parcheggi scambiatori di Verona sud; occorre rivedere in maniera sensibile il sistema di trasporto pubblico locale coinvolgendo anche le amministrazioni dei comuni confinanti, potenziando il sistema dei parcheggi scambiatori e costruendo un reticolo efficiente di linee, da e per questi, collegate con il centro storico e con le aree di maggiore interesse (poli scolastici e aree ad alta densità di uffici e commerciali). La messa in funzione del filobus, la revisione dei percorsi con l’aumento di corsie preferenziali ad uso esclusivo e il potenziamento del parco mezzi con veicoli elettrici e a basso inquinamento potranno fare di Verona una città ecologica ed efficiente”.
Non abbiamo visto niente di tutto questo: mai parlato di metropolitana leggera; i parcheggi scambiatori sono in alto mare; Il trasporto pubblico non è mai stato potenziato e a Verona l’auto è ancora la principale opzione per gli spostamenti dei cittadini.
Arsenale? Dopo tre anni i progressi sono impercettibili…
Tasse locali? Il candidato Sboarina riteneva “doveroso intervenire sull’addizionale comunale Irpef” ma in seguito non ci ha mai provato, nemmeno prima della crisi del Coronavirus.
Urbanistica? Fin quando ha potuto, ha continuato a cementificare su aree agricole esattamente come il suo predecessore.
Traforo? Stiamo ancora aspettando di valutare “il nuovo progetto sostenibile e a minor impatto” così come scritto nel programma elettorale e nelle linee programmatiche.
La riorganizzazione degli ingressi della Casa di Giulietta? Resse in via Cappello e tappezzeria di chewing-gum all’entrata sono sparite soltanto temporaneamente per effetto del Coronavirus. Il progetto che Sboarina ha ereditato dalla precedente amministrazione è ancora lì inattuato.
Stadio? non faceva parte del programma di mandato ma Sboarina si era detto così convinto di farlo che ci chiediamo che fine abbia fatto…
Fondazione Arena? Sboarina ha preso in consegna un ente spaccato tra la base costituita dai lavoratori e i vertici dirigenziali e, dopo tre anni, malgrado le promesse di apertura e dialogo, ci riconsegna ancora un ente profondamente spaccato e privo di una direzione.
Rivitalizzazione dei quartieri? altra promessa rimasta sulla carta. L’amministrazione non ha speso un euro, lascia le Circoscrizioni allo sbando e ha rimandato quasi tutte le opere…
Sociale? come la precedente amministrazione, anche Sboarina si è limitato a gestire l’esistente, Giovani, anziani e famiglie non sono mai state al centro dei pensieri di questa amministrazione se non per mozioni ideologiche.
Il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani
Il segretario cittadino Pd Luigi Ugoli