L’illuminazione delle pensile bus nei quartieri? Manca l’allaccio elettrico, richiesta rigettata. Il completamento del terminal D della Stazione dei bus? E’ compito di Grandi Stazioni, il Comune non c’entra. Il riordino dei cassonetti in via Mocenigo? Non sappiamo a chi tocca. Il nuovo bancomat in quartiere Catena? Gli uffici non rispondono alla presidenza del Consiglio. Il nonno vigile promesso in Corso Milano? E chi l’ha mai visto?
L’anno si avvia alla chiusura con una lunghissima sequenza di richieste, spesso condivise con la stessa maggioranza, che l’amministrazione si dice impossibilitata di evadere. E’ il caso ad esempio della mozione per un bancomat a quartiere Catena, approvata all’unanimità, sulla quale ora è la stessa presidenza del Consiglio comunale a gettare la spugna: “Spiace comunicare che alla Sua richiesta, inoltrata agli uffici competenti in data 6 novembre 2018, sollecitata in data 14 novembre 2018 e in data 21 novembre 2018, non è pervenuta alcuna risposta da parte degli stessi uffici competenti”.
Sempre a proposito di proposte condivise, ricordiamo che nella commissione di aprile 2018 era stato promesso un nonno vigile in aiuto degli studenti che devono attraversare Corso Milano. Richiesta caduta nel vuoto.
Eppure si tratta di problemi riguardanti la quotidianità dei cittadini, come l’illuminazione delle pensiline bus richiesta per alcune vie della Terza Circoscrizione: “Dispiace comunicare che al momento non è possibile programmare l’intervento di illuminazione delle pensiline richieste in quanto necessitano di allacciamento alla pubblica illuminazione di difficile realizzazione”. Questa la laconica risposta degli uffici.
Dispiaciuti sono soprattutto i cittadini che si sentono sempre più abbandonati e ignorati in particolar modo nei quartieri. Le Circoscrizioni sono ridotte alla fame e quando si tratta di coordinare le competenze del Comune con quelle delle aziende pubbliche si attiva il solito scaricabarile: Comune e Amt hanno idee opposte su chi sia competente degli stalli di sosta di via Mocenigo, dove i cittadini chiedono di riorganizzare la disposizione dei cassonetti, mentre il terminal D della stazione di Porta Nuova rimarrà ancora a lungo privo di pensilina.
Federico Benini, capogruppo Pd Verona