Dieci giorni fa abbiamo assistito all’ennesima emorragia di consiglieri comunali che dal Gruppo di Battiti per Verona sono passati ad altri lidi (Adami e Fiore andate a Fratelli d’Italia). Oggi assistiamo all’ingresso in giunta di Zavarise, il quale, già stanco di fare il presidente della Terza Circoscrizione, ritorna ad interpretare il ruolo di porta-ordini del Ministro Fontana che in questo modo metterà sotto tutela il Sindaco. Terzo, ma non da ultimo, i partiti si apprestano a spartirsi anche i posti in giunta della Briani e della Neri.
Tutto questo ci dice che il progetto civico del Sindaco Sboarina (se mai realmente esistito) è giunto definitivamente al tramonto. Nel giro di neanche due anni Battiti ha perso il primato di gruppo consigliare più numeroso, dimezzando i propri consiglieri passati da 11 a 6 (ma anche Bacciga è in procinto di uscire). Dalla Lega a Fratelli d’Italia, dominano i partiti del centrodestra radicalizzato, spesso ispirati da logiche romane o milanesi. E in città già si raccolgono i primi cocci.
Zavarise viene premiato per non aver fatto valere gli interessi del territorio sulla questione del nuovo stadio, lasciando un’enorme spaccatura nel quartiere.
Briani è in procinto di lasciare, non è chiaro per quale ragione precisa ma è evidente che il settore Cultura del Comune è in crisi nera, carente di personale e risorse e ancora privo del nuovo direttore dell’Estate Teatrale. Si vuole mettere alla porta la meno allineata a destra per ragioni di bilancino politico o perché chiedeva il minimo indispensabile per il settore culturale?
Ora il Sindaco può benissimo dire che gli sta bene anche così, non era questo tuttavia questo che aveva promesso ai veronesi. Dal programma del Candidato Sindaco Sboarina si possono leggere dichiarazioni di ben altro tenore: “Siamo persone comuni, semplici cittadini, che forniscono il proprio contributo quotidiano volto a migliorare il presente e preparare il futuro della città che amano, senza pensare alla mera carriera politica”. E ancora: “Ci proponiamo come punto di riferimento per un’area vasta di nostri concittadini, che si attendono competenza e concretezza al di là dei condizionamenti di colori e provenienze diverse”.
Già scomparse dal programma di mandato del Sindaco votato in Consiglio nel novembre 2017, queste parole suonano oggi del tutto svuotate e prive di fondamento.
I segretari provinciale e cittadino Pd
Maurizio Facincani e Luigi Ugoli

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Inchieste

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