Le giustificazioni accampate da Polato per il video “alla Salvini” nel quale si prende gioco di un immigrato in evidente stato confusionale non sono degne di un assessore alla sicurezza. Molto semplicemente, sarebbero bastate da parte sua delle scuse sincere. Sostenere che la vittima del video sarebbe un “amico” con il quale stava soltanto “scherzando” non fa altro che aumentare l’irritazione per una scena triste che l’assessore avrebbe dovuto risparmiare alla città. E se sono davvero così amici, perché nel video si sente Polato chiedere il nome a quella persona? Faceva anche questo parte della gag? E se era soltanto una conversazione goliardica con un vecchio amico, perché filmarla mettendolo alla berlina un uomo in quelle condizioni? Appare evidente che nelle intenzioni di Polato e del consigliere comunale Nicolò Sesso, che riprende la scena col telefonino, era contemplato anche un possibile uso propagandistico di quelle immagini, tanto è vero che il video è circolato eccome, arrivando fino alla stampa nazionale.

cartoon illustration of two childs bullying and teasing of obese and overweight child isolated on white background

Chiediamo dunque al Sindaco se quello di Polato sia il comportamento che si aspetta da un assessore alla sicurezza e se nel programma della sua maggioranza sia previsto anche l’andersene a zonzo per la città facendosi video di dubbia utilità con persone in palese difficoltà. Ma soprattutto, Polato e Sesso non hanno niente di meglio da fare durante il giorno?

Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona
Luigi Ugoli, segretario cittadino Pd Verona

Categorie: Inchieste

Lascia un commento