Oltre ad essere contrari al buon gusto, al buon senso e all’autodeterminazione delle donne, i manifesti della campagna pubblicitaria su vele mobili del Movimento Pro Vita  apparsi in questi giorni anche a Verona, risultano essere pure abusivi.
Da una verifica effettuata dagli scriventi consiglieri Federico Benini e Michele Bertucco è infatti emerso che “le esposizioni pubblicitarie oggetto della richiesta risultano abusive e prive del titolo legittimante”. L’unità comunale Tributi, Accertamento e Riscossioni precisa anche che “ad oggi, non ci sono pervenuti verbali di violazione al Codice della Strada da parte della Polizia Locale” e che, non avendo indicazioni precise su dove sia possibile vedere i manifesti, non gli è possibile intervenire.
Informa tuttavia di aver già “incaricato, in data odierna, la Spread Affissioni Società Cooperativa concessionaria del servizio di affissione e defissione dei manifesti sugli Impianti Comunali di Affissione, poster, stendardi e affissioni murali, di informarci puntualmente in merito ad eventuali anomalie, irregolarità o pubblicità abusiva presenti nel territorio Comunale, per consentirci a nostra volta, di aggiornare codesta Segreteria del Consiglio”.
E’ la solita doppia morale dei soloni che vorrebbero spiegare agli altri come devono vivere la propria vita, ma poi dimostrano di non sapere stare al mondo. Altro che campagna choc, questa è soltanto una campagna sciocca.

Federico Benini, capogruppo Pd Verona
Michele Bertucco, capogruppo di Verona e Sinistra in Comune

Categorie: Inchieste

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