Le promesse iniziali dei Sindaci Sboarina e Rucco di creare dalla fusione di Agsm e Aim un moderno polo industriale guidato da competenza, professionalità e trasparenza hanno lasciato presto il posto ad una realtà ben diversa.

La gestione del nuovo gruppo si sta infatti caratterizzando per una opacità senza precedenti, a partire dalla mancata pubblicazione delle informazioni sociali principali, come gli stipendi del presidente, del consigliere delegato e del resto del consiglio di amministrazione, passando per la mancata risposta alle richieste di accesso agli atti dei consiglieri comunali, a Verona come a Vicenza.

Le avvisaglie di questa degenerazione si sono avute fin dalla nomina del consiglio di amministrazione, che ha escluso ogni forma di rappresentanza delle minoranze. Ignorata anche la richiesta delle minoranze di poter indicare un componente del collegio sindacale.

Il risultato è un’azienda partecipata gestita da una governance interamente nominata dalla maggioranza di centrodestra e pressoché priva di titoli, competenze ed esperienza specifiche nel governo di grandi aziende. “Non è un’operazione politica, ma un’operazione industriale” dicevano Rucco e Sboarina ed invece l’unico curriculum richiesto: l’adesione a Lega, Fratelli d’Italia, Verona Domani o Idea Vicenza – Rucco Sindaco, a partire proprio dal presidente Stefano Casali, che nel nuovo gruppo ha trovato un approdo sicuro dopo aver mancato l’elezione in Regione.

Mentre sul sito istituzionale delle altre grandi multiutility del Nord Italia, in ossequio alle direttive della Consob, è sempre possibile reperire informazioni precise sulla politica retributiva delle principali cariche aziendali e dei dirigenti “strategici”, a Verona e a Vicenza ci dovremmo accontentare delle veline dell’ufficio stampa. Secondo la maggioranza i cittadini non hanno diritto di sapere quante migliaia di euro annui percepiscono il Presidente del gruppo, il suo vice Gianfranco Vivian, il consigliere delegato Stefano Quaglino e i componenti del consiglio di amministrazione Francesca Vanzo, Fabio Sebastiano e Anna Massaro, tutti selezionati secondo rigorosi criteri politici.

Non si tratta soltanto di una battaglia per la trasparenza, ma anche di mettere in sicurezza un patrimonio aziendale che, al di là dei successi sbandierati da Sboarina, Rucco e Casali, rischia di essere bruciato se la nostra principale partecipata continuerà a essere gestita secondo logiche puramente politiche, e non invece come un’azienda di mercato che investe e scommette il proprio futuro su competenze, professionalità e strategie di qualità. La nascita di un “poltronificio” per assumere come dirigenti o consulenti compagni di partito preoccupa per lo sperpero di denaro dei cittadini, ma anche e soprattutto perché rischia, a lungo andare, di logorare Agsm-Aim come tristemente accaduto già in altre aziende partecipate.

Il facile schermo della “non disclosure agreement” aziendale per le società quotate viene utilizzato per tenere a debita distanza gli occhi dell’opposizione da ciò che avviene nelle segrete stanze del gruppo, e ciò nonostante numerose sentenze del Tar e del Consiglio di Stato convergano nell’affermare che ai consiglieri comunali debbano essere consegnati i documenti e le informazioni di cui fanno richiesta. Una pessima piega, che come opposizioni cercheremo di correggere cominciando col porre la questione nell’ambito di un Consiglio comunale straordinario e congiunto tra Verona e Vicenza. È ora che i rispettivi Sindaci abbandonino la propaganda e che si assumano la responsabilità di impartire al gruppo precisi indirizzi in termini di trasparenza e accesso alle informazioni!

Verona – Vicenza, 10 settembre 2021

COMUNE DI VERONA

Michele Bertucco, (capogruppo Verona e Sinistra in Comune)

Tommaso Ferrari, (capogruppo Traguardi)

Federico Benini, (capogruppo Partito Democratico)

COMUNE DI VICENZA

Alessandro Marchetti, (Partito Democratico)

Giovanni Rolando, (Partito Democratico)

Sandro Pupillo, (capogruppo di Da Adesso in Poi)

Raffaele Colombara, (capogruppo di Quartieri al centro)

Ciro Asproso, (capogruppo Coalizione Civica per Vicenza)

Ennio Tosetto, (capogruppo Vinova)

Categorie: Inchieste

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