Proprio lo stesso giorno in cui il Sindaco rassicura a mezzo stampa sulla bontà dell’operazione con A2A e Ascopiave, sul mantenimento dei posti di lavoro e del legame con il territorio, il mondo Agsm viene messo in subbuglio dalla circolazione di copie di un presunto documento riservato che parla di un piano di esuberi che coinvolgerebbe proprio Agsm. Il Sindaco chiarisca: il documento è vero? E di quale politica o linea programmatica farebbe parte?
Al di là dei messaggi anonimi, siamo sconcertati dal comportamento del Sindaco e della sua amministrazione che alla conferenza dei capigruppo di oggi ha mostrato di non ritenere prioritario mettere in sicurezza Agsm prima di lanciarla nell’operazione con Ascopiave. Alla mozione delle minoranze che chiedeva di garantire a Verona e Vicenza la maggioranza assoluta delle quote societarie sia nel settore vendite che in quello delle reti di distribuzione oggetto dell’offerta di aggregazione di Ascopiave, è stata anteposta una mozione all’acqua di rose a firma leghista che impone all’amministrazione generici impegni a tenere informato il consiglio comunale, del tutto ininfluenti al fine di garantire l’esito di una operazione tanto complessa.
Ci si chiede pertanto per chi stiano lavorando il Sindaco e la Lega, se per la città di Verona (che in tal caso andrebbe tutelata al massimo contro il pericolo di perdere il controllo su reti gas e luce) o per qualche altro interesse più o meno inconfessabile. E’ necessario che il Sindaco e l’assessore Polato vengano a riferire quanto prima in commissione.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia

Categorie: Inchieste

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