Il tanto annunciato rimpasto di giunta, che si attendeva come liberatorio da ormai due anni, si è risolto in piccoli accordicchi di poltrone incapaci di affrontare le questioni più spinose: Amt si è cacciata in un brutto guaio rescindendo il contratto con l’Ati relativamente al filobus e ora viene lasciata ancora senza presidente. Agsm si avvia alla fusione senza una guida. La Lega viene messa da parte e non mancherà di mettere in campo quanto prima le sue rappresaglie.

Insomma: Sboarina doveva cambiare passo nel disperato tentativo di concludere in maniera dignitosa almeno gli ultimi due anni di mandato, invece prosegue come prima accontentando un po’ questi e un po’ quelli senza una linea, senza una strategia, senza una visione del futuro.

Con l’uscita di Edi Maria Neri, che tra i tanti insuccessi paga anche la pessima gestione dell’illuminazione pubblica costringendo tante famiglie a comprarsi pali e cabine della luce, la sproporzione in giunta tra uomini e donne, rimaste soltanto in tre, si aggrava ancora di più.

Federico Benini, consigliere comunale capogruppo Pd

Categorie: Inchieste

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