Milano li ha già riaperti quasi tutti; persino la Raggi a Roma, pur con risultati alterni, ci sta lavorando da giugno. Sui centri anziani del Comune di Verona regna invece il silenzio di un’amministrazione perennemente distratta, troppo occupata in giochi e giochini di potere.
Eppure, con la copertura vaccinale che nelle fasce degli over settanta e over ottanta sfiora ormai il 90%, cominciare a pensare ad una ripresa delle attività del Progetto Anziani Protagonisti nei Quartieri non è soltanto opportuno ma anche doveroso.
I lunghi periodi di restrizioni hanno imposto sacrifici e solitudine a tutti, ma a pagare il prezzo più alto sono stati i più deboli: bambini e, appunto, anziani.
Ancora oggi il sito istituzionale del Comune di Verona indica una “sospensione temporanea” di tutte le attività rivolte agli anziani “a seguito delle disposizioni nazionali per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, il che è solo parzialmente vero, dal momento che grazie al green pass e alla campagna vaccinale, molte attività sono riprese e molte altre possono riprendere in piena sicurezza.
Alla riapertura dei lavori del Consiglio comunale chiederemo dunque la convocazione di una apposita commissione consiliare nella quale valutare il modo migliore per riprendere le attività a beneficio degli anziani. Non è una questione tecnica. Sappiamo benissimo che gli uffici comunali hanno tutte le competenze e le capacità per organizzare la ripresa del servizio e delle attività con tutte le sicurezze necessarie. La questione è soltanto politica, ed attiene ad un’amministrazione che ha fatto tanta propaganda contro le restrizioni e le misure di sicurezza mentre ora che c’è la possibilità concreta di una vera ripresa, tiene chiusi o ridotti al lumicino servizi comunali fondamentali quali le biblioteche, gli uffici anagrafici periferici e i centri anziani.
Il segretario cittadino Pd Verona Luigi Ugoli
Il gruppo consiliare comunale Pd Verona: Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani
