Non fa un buon servizio alla città l’amministrazione comunale che soffia sulle braci delle divisioni sindacali in un momento in cui l’unità sindacale conosce forti tensioni sia a livello nazionale che a livello locale. Questo per il semplice motivo che un’azione del genere è destinata a produrre il risultato opposto di quello dichiarato, acuendo cioè ulteriormente le contrapposizioni tra sigle e tra lavoratori.

Anche perché i risultati ad oggi non ci sono: Amia è ancora ben lungi dal conoscere il percorso che dovrebbe rilanciarla dopo averla riportata in-house, mentre in Fondazione Arena, Agec e Istituto assistenza anziani la conflittualità a tutt’altro che risolta. E non è un caso che in conferenza stampa non si sia parlato della situazione a dir poco critica di Serit.

Appartiene dunque alla sfera dell’infantilismo politico il tentativo dei consiglieri di maggioranza Perbellini, Bressan e Paci di lucrare consenso elogiando la parte sindacale con la quale riescono a dialogare meglio a scapito delle altre, che stando alle parole dello stesso Perbellini vengono trattate alla stregua di reietti da rieducare. Cisl e Cgil tutto sono fuorché delle controparti irresponsabili.

Se vuole fare un favore alla città, Sboarina e i suoi consiglieri raccolgano il consenso della maggior parte dei lavoratori sulle grandi vertenze ancora aperte. Missione difficile se non impossibile da avviare e portare a termine negli ultimi mesi di mandato, considerato che l’amministrazione Sboarina si è sempre tenuta alla larga da tali questioni mantenendo un atteggiamento che definire di ignavia è forse poco.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Inchieste

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