Da ex presidente di Agsm il parlamentare leghista Paolo Paternoster è costretto a difendersi dal fuoco “amico” di Stefano Casali e Daniele Perbellini, rispettivamente leader di Verona Domani e della lista civica del Sindaco Sboarina Battiti per Verona, sul tema delle consulenze d Agsm suscitato dall’ex Sindaco Tosi.

“Leggo con stupore – dice in una nota Paternoster – le dichiarazioni rese oggi dal Presidente di Agsm Stefano Casali e dal leader della lista civica Battiti, Perbellini, i quali dichiarano che la Multiutility, nel decennio 2007-2017 avrebbe speso 38 milioni di euro per consulenze. Ora, essendo stato il sottoscritto Presidente durante metà del periodo in questione, chiedo l’elenco di dette consulenze per verificarle una per una, avendo la certezza che quanto dichiarato non corrisponde per nulla al vero”.

A parte il fatto che tra il 2007 e il 2012 Tosi governava con Sboarina, la domanda è questa: possibile che a due vecchie volpi della politica come Casali e Perbellini sia potuto sfuggire che “sparando” a Tosi avrebbero impallinato anche l’alleato leghista Paternoster? Certamente no, e questo significa che nel centrodestra è ancora ben viva la rivalità tra i fratelli coltelli di Lega, Battiti e Verona Domani e che la corsa per la conquista della poltrona più alta di Agsm Aim da parte della Lega verrà contrastata con le unghie e con i denti dai casaliani e da una parte dei sboariniani.

Al Sindaco allora chiediamo: è questo il menù e il programma del suo secondo mandato? In caso di ricandidatura e di vittoria, dovremmo assistere ad altri 5 anni di sgambetti e litigi tra i suoi alleati con la conseguenza di lasciare la città ferma per altri cinque anni? Hanno impiegato un intero mandato per portare a compimento la fusione tra Agsm e Aim, già impostata da anni. Come pensa, il centrodestra, di poter governare in queste condizioni?

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Inchieste

Lascia un commento