Giorgio Gaber, infatti, non è solo stato uno dei cantautori più influenti del ‘900, che con ironia e sagacia ha saputo descrivere i cambiamenti della società, il rapporto tra singolo e massa, tra dominati e dominatori, ma è anche l’inventore del “teatro canzone” uno stile teatrale in cui la prosa diventa musica e viceversa, un modo per arrivare direttamente al cuore dello spettatore catturando la sua attenzione con una commistione tra teatro e musicalità.
Oggi molti professori hanno inserito nel loro programma scolastico un approfondimento su Giorgio Gaber e sul suo “Teatro Canzone” e molte città hanno dedicato vie, piazze, teatri e scuole allo stesso artista.
Rilancio un messaggio che Gaber ha voluto dare agli Italiani e che io penso debba essere valido per tutti i politici, una sorta di elogio alla sensibilità
L’appartenenza
non è un insieme casuale di persone
non è il consenso a un’apparente aggregazione
l’appartenenza
è avere gli altri dentro di sé.
- Gaber (Canzone dell’appartenza)
Federico Benini – Capogruppo PD Consiglio Comunale