La decisione di Cantone sulla vicenda della gara per la vendita dell’aeroporto rende giustizia di cinque anni di battaglie condotte dal Partito Democratico di Verona e in particolare dal nostro deputato Gianni Dal Moro.
Fin dal settembre 2013 sosteniamo che procedere alla vendita del Catullo con un rapporto di esclusiva a favore di un unico soggetto rappresenti un’anomalia da sanare con una gara pubblica volta ad acquisire un partner industriale coerente con la strategia di sviluppo dell’area del Garda. I registi palesi e occulti di quell’operazione, che ora rischia di avere serie conseguenze, dovrebbero rendere conto ai veronesi dei gravi errori commessi.
Questa nuova tegola si abbatte sulla città in un momento molto delicato per il futuro dei servizi pubblici essenziali in cui predomina l’incertezza in quasi tutti i settori, dall’energia ai rifiuti, con Agsm e Amia nel guado di una transizione complicata, fino ad arrivare alla situazione intricata del bando per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale. L’amministrazione in carica si trova a gestire partite importantissime che richiedono il più ampio impegno e la più ampia condivisione affinché Verona sappia mantenere anche in futuro quello sguardo metropolitano e internazionale che le appartiene.