La partecipazione all’aumento di capitale già annunciata dal Sindaco – non si capisce bene con quanta condivisione all’interno della maggioranza – da sola non basta a risolvere la questione dell’aeroporto nella quale vengono al pettine anni di errori da parte delle amministrazioni di centrodestra. Lo sforzo finanziario richiesto al Comune, che ha una quota tutto sommato limitata di partecipazione azionaria, non è certo proibitivo. Ben più difficile sarà sul piano politico compattare in una direzione ben precisa la compagine dei soci pubblici. Ed è proprio a questo compito che il Comune del capoluogo è chiamato, perché la città è quella che più ha da perdere da una affossamento o da una stasi prolungata dell’aeroporto. Lo strapotere dei soci privati è stato determinato dalla stessa comapagine politica che ora se ne lamenta. Per arginarlo è fondamentale che il fronte dei soci pubblici sia compatto e autorevole. Ma Sboarina ne avrà la forza e le capacità?
Chiediamo garanzie sul piano di ristrutturazione dell’Aerostazione per far sì che il Catullo diventi più funzionale e moderno e sullo sviluppo voli, in particolare i collegamenti verso la Germania (Francoforte e Monaco) Parigi, Londra e Roma, i collegamenti intercontinentali oltre ai voli nazionali e delle compagnie low cost.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani

Categorie: Aeroporto

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