In tutte le città europee che hanno vinto la sfida del traffico e della sosta selvaggia le auto vengono fermate prima di entrare in centro storico attraverso un sistema di parcheggi scambiatori collegati al centro per mezzo di servizi di trasporto pubblico, siano essi metropolitana, tranvia, filobus o bus navetta. Non si comprende perché Verona applichi tale modello solo sotto Natale.

Dopo la sigillatura della Ztl per mezzo delle telecamere in uscita, il passo successivo da compiere è quello di attrezzare e mettere in sicurezza almeno i parcheggi dello Stadio per farli funzionare continuativamente come scambiatori in coppia con quelli della Fiera. 
I quartieri a ridosso del centro storico stanno infatti scontando la mancanza di alternative comode e convenienti all’uso dell’auto per raggiungere il centro storico. Il filobus è fermo, sono fermi i parcheggi scambiatori ad Est e a Ovest, e lo stesso nuovo deposito alla Genovesa continua ad incontrare ostacoli.

L’amministrazione rimanda ogni soluzione al Pums, ma i cittadini non possono attendere un altro anno ancora solo per vedere il documento redatto e chissà quanto altro tempo ancora per vederlo anche applicato. E’ necessario dunque anticipare alcuni provvedimenti che vadano nella direzione di incrementare la velocità commerciale del trasporto pubblico ed evitare che i bus restino accodati nel traffico ordinario, a comciare dall’istituzione di nuove corsie preferenziali.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Stefano Vallani, Federico Benini, Elisa La Paglia


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