Il 30 ottobre sono scaduti i tre mesi entro i quali, da mozione consiliare condivisa da tutti, maggioranza ed opposizione, il Sindaco avrebbe dovuto illustrare il Piano B per il filobus, o almeno una soluzione allo stallo che nel frattempo si è ulteriormente complicato con la revoca da parte di Amt del contratto con l’Ati.
E’ sempre più concreta la possibilità che la città venga trascinata in una causa multimilionaria e pluridecennale dall’Ati. Questo perché da verifiche e approfondimenti svolti, appare sempre più chiaro che la revoca del contratto non sarebbe avvenuta secondo le regole.
Rema contro la città chi nasconde o si rifiuta di discutere di questa possibilità sempre più reale, che creerebbe uno stallo storico senza precedenti ed un danno incalcolabile alla città che dovrebbe rinunciare per chissà quanto tempo alla possibilità di implementare un sistema di trasporto pubblico rapido e di massa. Dovremmo capire che siamo nelle condizioni per cui può avvenire la revoca del finanziamento pubblico e la creazione di un fardello di natura economico-finanziario e giudiziario-legale che la città si trascinerebbe appresso per molte amministrazioni. Vale ricordare che l’amministrazione Zanotto impiegò circa due anni e mezzo dal dicembre 2002 al luglio 2005 per concordare il maxi-risarcimento di 25 milioni di euro (20 al Comune e 5 ad Amt) su un difetto conclamato e ammesso dalla stessa azienda sui mezzi Combino Advanced di Siemens. Soldi che dopo 15 anni ora rischiano di sfumare assieme a quelli del finanziamento pubblico. Non stiamo quindi parlando di Sboarina, ma del futuro della città.
Chiediamo pertanto a tutti, Ati, Amt e amministrazione comunale, di fare un passo indietro e di tornare al tavolo per ricominciare da capo e tentare di risolvere la situazione. Come si sarebbe dovuto fare con maggiore serietà e maggiore competenza a giugno, con il favore dell’apertura a livello ministeriale e governativo, sprecata per i protagonismi di alcuni e le incompetenze di altri. E come chiedeva la nostra mozione del dicembre 2019 che l’amministrazione non ha mai voluto portare all’attenzione del Consiglio comunale. A causa di certi atteggiamenti e comportamenti, che ora vanno assolutamente corretti, il rischio è di ritrovarci senza mezzo, senza soldi e con una gigantesca causa legale da affrontare.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani