E’ evidente che né il presidente Barini né il direttore Voi sono all’altezza del compito affidatogli con la realizzazione del progetto filobus. Troppo inesperto il primo, troppo impegnato in molteplici incarichi il secondo. E’ da irresponsabili (e con questo coinvolgiamo anche l’amministrazione comunale) aver avviato i cantieri più “pesanti” e invasivi per i quartieri senza prima essersi accertati di avere tutto in ordine.
Oltre al danno, ormai assodato, di vedere sicuramente slittare il termine del 31 gennaio 2022 per la consegna del mezzo, la crisi di liquidità accusata da Amt espone la città al rischio di cantieri infiniti. Se dopo otto mesi non sono stati in grado di chiudere quelli, relativamente semplici, di San Michele, Borgo Venezia o Borgo Roma, ci domandiamo che cosa potrebbe accadere una volta che il fronte dei lavori si sposti verso il centro città in zone nevralgiche come Veronetta e Città di Nimes.
Gravi anche i ritardi causati dalle mancate decisioni dell’amministrazione Sboarina: a meno di due anni dall’ipotetica data di riconsegna lavori, che certamente non verrà rispettata, mancano ancora tutte le varianti di Via San Paolo e via Pisano, le soluzioni per via Mameli e via IV Novembre, mentre i parcheggi scambiatori dal costo previsto di 6,5 milioni di euro restano dei miraggi ancora da finanziare.
Per l’incapacità d scegliere le persone giuste e di far lavorare gli uffici questa amministrazione sta mettendo a rischio il più grande investimento della storia della città in materia di trasporto pubblico.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani


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