Il Comune di Verona ha diramato l’avviso per il reclutamento di una cinquantina di nonni vigile da impiegare nel prossimo triennio a protezione delle scuole “ritenute più a rischio”. Le domande degli interessati in possesso dei requisiti previsti dovranno pervenire entro il 30 di luglio.
Come al solito l’amministrazione agisce senza coinvolgere il territorio, le Circoscrizioni e la Commissione consiliare competente che da più di un anno – precisamente dall’aprile 2018 – chiede si faccia il punto sul fabbisogno nei vari quartieri.
Per fare un esempio: all’inizio del 2018 circa 200 residenti di Corso Milano avevano sottoscritto una petizione finalizzata ad assegnare un nonno vigile all’uscita delle scuole Uberti e Fedeli. L’amministrazione comunale respinse la richiesta affermando che non era quello il tempo giusto per mettere mano alla riorganizzazione del servizio.
Altro esempio: in Sesta Circoscrizione continua ad esserci una forte richiesta per quanto riguarda la scuola dell’infanzia “Villa Cozza” di Via Ponchielli e per le scuole dell’infanzia e primaria Aportiane di Via Salgari, ma le strade e le situazioni a rischio sono tante.
E’ opportuno inoltre valutare tutto l’aspetto della protezione degli asili nido.
Non diciamo che si devono moltiplicare i nonni vigile, diciamo invece che occorre aggiornare il monitoraggio e la mappatura delle scuole a rischio per capire se il servizio così come oggi è configurato risponde alle necessità del territorio. Per questo il capogruppo Federico Benini ha avanzato richiesta di convocazione della commissione consiliare prima.
Se da questa analisi dovesse emergere il bisogno di implementare gli addetti, si valuteranno le modalità attraverso le quali reperire risorse aggiuntive. Decidere le assegnazioni senza fare le dovute valutazioni significa soltanto sprecare i soldi dei cittadini.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani


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