Cosa significano le dichiarazioni di Amt secondo cui il nuovo piano del filobus inviato al Ministero sarebbe funzionale soltanto a mantenere in vita il finanziamento pubblico ma che altri sarebbero in realtà le finalità dell’azienda in merito alla ripresa del progetto filobus? Significa che, malgrado il rimpasto di giunta, il Sindaco Sboarina è ancora troppo occupato a gestire l’eterna spartizione delle poltrone tra le varie anime della sua maggioranza per occuparsi della città e del Piano B del filobus che promette da giugno. Il Sindaco lascia dunque alla struttura di Amt il compito di arrangiarsi nel frattempo.

Basti dire che all’interno della stessa lista civica del Sindaco, Battiti per Verona, ci sono ben tre orientamenti che si esprimono in tre candidature diverse per Amt: quella dei fedelissimi di Polato; quella di Padovani e quella degli ex fedelissimi del Sindaco capeggiati da Perbellini. Questa amministrazione, capeggiata da un Sindaco debole e poco autorevole, sta anteponendo l’interesse delle fazioni politiche all’interesse della città che invece ha bisogno di risolvere celermente l’empasse filobus senza passare anni per tribunali. Il fronte infatti è duplice: mantenere il finanziamento da una parte ed evitare una causa infinita con l’Ati dall’altra, tenendo conto che la revoca dell’appalto è arrivata all’improvviso dopo anni passati in prima persona da parte del presidente Amt Barini e dello stesso Sindaco a rassicurare, malgrado le evidenze, che i cantieri stavano procedendo per il verso giusto.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani


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