Checché ne dica il presidente Zaia o il Sindaco Sboarina, il coinvolgimento dei Prefetti nell’opera di riorganizzazione della città e del trasporto pubblico locale in vista della ripresa delle scuole a gennaio non è lesa maestà ma valore aggiunto ed elemento di garanzia per tutti.

Riunire attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati è utile ad evitare che si ripetano le polemiche a cui abbiamo assistito ininterrottamente tra settembre e novembre, quando le aziende dei trasporti si lamentavano delle decisioni non condivise delle scuole; le scuole e gli studenti si lamentavano del servizio ricevuto; i Comuni se ne stavano defilati quasi non fossero loro l’ente di governo del trasporto pubblico.

Se la domanda è: ma in nome dell’autonomia non avrebbero potuto provvedere autonomamente Regione, Comuni, aziende dei trasporti e Uffici Scolastici? La risposta è sì, ma non ha funzionato a settembre, perché dovrebbe funzionare a gennaio? Ricordiamo che l’intervento del Prefetto e del Ministero dell’Interno a Verona è stato fondamentale anche per dare la sveglia a Sindaco e Giunta che, terrorizzati più dal rischio dell’impopolarità che dagli effetti della pandemia, assistevano immobili al ripetersi degli assembramenti in centro.

Ben vengano quindi i tavoli in prefettura se gli enti locali non riescono ad esercitare fino in fondo l’autonomia, la quale significa anche e soprattutto responsabilità delle scelte.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia


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