L’operazione di acquisizione delle case Azzolini a Borgo Roma (per 8,5 milioni di euro) sta avendo su Agec il riflesso negativo che temevano. Dalla discussione di ieri sera in consiglio comunale sul bilancio consuntivo Agec 2020 e i futuri scenari riguardanti l’azienda, è emersa chiaramente la scelta dell’azienda di comprimere nuovamente gli investimenti del comparto immobiliare – residenziale. Questo significa che già da quest’anno ci saranno meno manutenzioni ordinarie e straordinarie sulle case popolari e meno riatti di appartamenti sfitti o disabitati di proprietà Agec.
Ciò che il Sindaco ha presentato come un grande intervento sociale verrà dunque alla fine finanziato con le risorse che dovevano essere destinate ad altri capitoli socialmente sensibili, come, per l’appunto, il miglioramento delle condizioni abitative nelle case popolari e la messa a disposizione di nuove opportunità abitative alle famiglie in emergenza iscritte alle graduatorie di accesso alla casa. Tutto il contrario di ciò che dovrebbe fare un’amministrazione accorta.
L’acquisizione delle case Azzolini viene contestato nel metodo e non nel merito, poiché scarica sulle spalle di solo soggetto – Agec – tutto il peso di un intervento che avrebbe dovuto avere carattere sociale e solidaristico. Il nuovo presidente Ascione non ha saputo o non ha voluto contrattare con il Sindaco condizioni migliori per l’azienda, con il risultato che al Comune sono andati tutti gli onori e nessun onere.
Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Stefano Vallani