Seppure un poco migliorati dal confronto in commissione, i nuovi Mobility Day non sono ancora all’altezza delle aspettative e della loro missione. Abbiamo infatti visto che non modificano le abitudini di nessuno: chi vuole, continua ad arrivare in auto limitrofo al centro, mentre chi arriva in bici rischia la vita come ogni altro giorno. Se invece lo scopo era quello di dare una vetrina di come potrebbe essere il centro precluso alle auto o con una ztl allargata, il risultato parla di un sistema caotico e inefficiente. A farne le spese sono sempre le lunghe code sulle circonvallazioni che arrivano fino ai quartieri limitrofi al centro.
Bisogna ammettere che avendo i parcheggi in centro storico è difficile discernere tra chi vuole entrare perché ne ha diritto e chi cerca invece un posto dove mettere l’auto. Di certo, però non basterà una raccomandazione per riempire i parcheggi della fiera e farli funzionare da veri e propri scambiatori. Neanche la rete ciclistica nel frattempo ha fatto registrare alcun apprezzabile miglioramento. L’attesa delle soluzioni tecniche che sicuramente porterà il Pums rischia di essere altro tempo perso se alla base continuerà a mancare la volontà e il coraggio di cambiare.

Il gruppo consiliare comunale Pd Verona


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