La posa dei plinti di sostegno della linea elettrica del filobus sta proseguendo a San Michele e a Borgo Roma. Per la zona est della città sono in corso lavori di posa dei plinti, oggi, in via Caperle, mentre ieri la posa era in corso in via Fedeli. I cumuli di pali nel deposito di via Confortini sta calando di livello ogni giorno di più.

Questa, al di là delle chiacchiere del Sindaco, è la situazione reale dei cantieri della filovia. I lavori stradali sono stati bloccati per le difficoltà economiche della ditta responsabile, ma la posa dei pali, che vede incaricata un’altra ditta, sta andando avanti. E’ noto tuttavia che un filobus alimentato completamente a batteria non ha alcun bisogno di linea aerea, e siccome questa dell’alimentazione a batteria sull’intero percorso è anche l’unica opzione percorribile per cambiare in corsa il progetto del filobus, come noi avevamo anticipato fin da dicembre con una mozione ritenuta non ammissibile, per il cambio di tipologia di mezzi, ci chiediamo e chiediamo al Sindaco: che cosa ce ne faremo dei pali già stati installati se e quando l’annunciato rivoluzionamento del progetto filobus dovesse andare in porto? Ci appenderemo la bandiera Contarina? Ci stenderemo i panni?

Perché, se la volontà del Sindaco di cambiare il progetto è così ferma e ferrea, non è ancora stata disposta la sospensione dei lavori? Perché ha fatto bocciare la nostra mozione di dicembre 2019? Che senso ha continuare ad installare i pali se poi questi non serviranno?

La verità è che negli annunci di Sboarina a proposito di un piano B e di un rivoluzionamento del progetto filobus, non c’è alcun fondamento concreto. Sboarina sta abusando della pazienza dei cittadini veronesi e dello stesso Ministero che aveva dato la propria disponibilità a valutare soluzioni alternative purché venisse mantenuto il criterio della guida vincolata. Un’amministrazione seria parla con i progetti, non con gli annunci, ma ad oggi non c’è alcun progetto alternativo a quello del filobus.

Il problema vero dello stallo del progetto filobus non è sanitario. Le disposizioni regionali che ripristinano la piena capienza dei bus hanno fatto cadere anche l’ultimo alibi del Sindaco. Il coronavirus non c’entra niente, il problema vero è di tipo economico: Sboarina non sa come finanziare le varianti necessarie in Via Pisano e in Via San Paolo e non sa come realizzare i parcheggi scambiatori. Questa è la realtà. E con la sottoscrizione della richiesta di consiglio straordinario sul filobus, vogliamo metterla a nudo e chiamare il Sindaco a rispondere della gestione fallimentare di questo progetto.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani


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